VERA STASI

 

AZIONI SCENICHE SU TESTI DEL FUTURISMO ITALIANO


Coreografie: Silvana Barbarini

Danzatrici: Silvana Barbarini, Cristina Failla

Attore: Giampaolo Innocentini

Programma:
DANZA DELLO SCHRAPNEL (tratta dal Manifesto della Danza Futurista)
UCCISIONE DEL CHIARO DI LUNA
APPARIZIONI AERODINAMICHE
DECOLLAGGIO
BOMBARDAMENTO
PAESAGGIO+TEMPORALE
TIPOGRAFIA
UN PAESAGGIO UDITO


Testi: F.T.Marinetti
Tavole parolibere: G.Balla
Quadri: E. Prampolini
Musiche: C.Debussy, L.Russolo, M.Schiavoni
Voci registrate: F.T.Marinetti, C.Censi
Violino registrato: M.Cohen
Costumi: Donatella Cazzola
Scene: Carlo Montesi


L’inizio del mio interesse nei confronti del movimento futurista risale alle conversazioni avute tra il 1978 e il 1980 con Giannina Censi e Tullio Crali intorno all’aerodanza, l’aeropoesia, l’aeropittura.
La curiosità mi ha spinto a sperimentare con il mio corpo le loro indicazioni: sono nate delle danze di oggi, che ammiccano sorridendo a desideri nati in un altro tempo.
I brani scelti per questa serata, presentati per l’occasione in uno spazio disegnato da Carlo Montesi, appartengono a un lavoro nato qualche anno fa per comporre in un disegno organico varie riflessioni sul movimento futurista. Questo lavoro, SiiOvlummiaTorrente, prodotto dalla compagnia Vera Stasi, scritto per quattro danzatrici, un danzatore, un attore, un musicista, iniziava con l’uccisione del Chiaro di Luna, proseguiva con una serie di frammenti che toccavano temi cruciali (l’aeroplano, la guerra, la macchina) e si misuravano con innovazioni linguistiche (la sintesi, l’onomatopea, il paroliberismo). Terminava con un testo intriso di nostalgie simboliste (il bacio di una stella morente), perché così andava a finire in realtà “la conquista delle stelle”.
Ciò che ho portato con me, a seguito di questa esperienza, è un’energia moltiplicata, il senso del gioco, la fiducia nell’intuizione, l’amore per un linguaggio diretto, materico.